India per galline

India per galline

(…)Il primo giorno abbiamo fatto una gita a Mysore e attraversato un parco nazionale, la strada che attraverso il parco di sera è interdetta. Nel parco ci sono tigri, elefanti, cervi, scimmie e il nostro autista ha giurato di aver visto una tigre, io non l’ho vista e poi non è che posso impressionarmi per una tigre, venendo dalla città del zoosafari. Però ho visto una famiglia di elefanti, dal finestrino, proprio come allo zoosafari. Sempre su quella strada all’interno del parco, c’è una specie di frontiera, perché Mysore è un altro stato. E’ sempre India certo, ma l’India è una federazioni di regioni-stato. A Mysore abbiamo visitato il palazzo reale e fatto il primo bagno di folla, ma non era così caldo inferno come mi avevano detto, il palazzo reale era bello forse, ma la cosa che mi incantava di più era guardare le famiglie di indiani che visitavano il palazzo, guardare le loro facce, i loro vestiti, poi, dopo aver ritirato le scarpe, perché naturalmente tutta la visita avviene a piedi nudi, siamo state invitate a comprare cetrioli, ghirlande di fiori, bracciali.

Quel giorno abbiamo visitato pure un tempio in cui prima di entrare (o dopo non l’ho capito) puoi interrogare il cocco e stabilire come andranno le cose, l’oracolo del cocco insomma. Tu prendi un cocco e lo rompi in una zona adibita alla rottura del cocchi, fa ridere ma è così, e poi osservi. C’era tanta gente che rompeva il cocco e poi andava via. No, io non ho rotto il cocco, certe domande secondo me è meglio non farle, perché poi devi tenerti le risposte. Qualsiasi esse siano e se invece non ci credi, molto meglio non farle e se anche non ci credi e l’esito è negativo, il tarlo ti resta, nel dubbio, astenersi. (…)

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Quando mi sono alzata era ora di colazione per me e ora di pranzo lì, ho mangiato un dolce con le ciliegie e uno al cocco, bevendo un caffè lungo e leggero, come piace a me. Roy, la persona che si è occupata di noi per tutto il tempo, mi ha chiesto se andava bene anche per me la colazione salata come per le mie amiche, ho risposto di sì perché il programma “riprogrammo susi”, prevede anche di fare la cosa giusta, ma ho detto sì a malincuore  e dicendo nella mia mente addio a quel delizioso dolcetto alla ciliegia,  hai voluto la bicicletta, cara…

Quindi ho cercato di capire dove mi trovavo, ma ancora dovevo realizzare chi ero, ho visto davanti a me alberi di cocco, tanti, un laghetto più in là, ma quello che più di tutto ha attirato la mia attenzione è stato il suono, sembrava che qualcuno avesse messo uno di quei cd new age con i suoni della natura, uccelli mai sentiti, acqua, insetti che sfregavano zampette per dimostrare che le cicale fanno tanto mediterraneo, ma pure nella giungla ci si diverte.

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Insieme ai bambini c’erano molte donne in attesa, del resto se eravamo le uniche tre viaggiatrici non accompagnate dagli uomini (e comunque in tutto eravamo cinque donne sul volo), avevamo viaggiato con un carico di uomini che venivano dagli emirati arabi per lavoro, suppongo. A fare che? Perché tanti uomini dagli Emirati Arabi al Kerala? Cosa fanno gli indiani negli Emirati? Avrei voluto ragionare di queste cose tra me e me e pure tra me e l’autista che ci accompagnava, tra me e le mie amiche, ma ogni volta che cercavo di raddrizzare il collo, si piegava dall’altra parte e cascavo in un sonno breve e denso, in India si guida a sinistra e si rischia la vita in media una volta a km, io venivo svegliata dai fari delle auto, moto, autobus che chissà come, non centravano la nostra auto come un birillo. Sulla strada, piccola, a una carreggiata, si incontravano anche quelli che si recavano alla moschea per la preghiera del mattino, la voce del muezzin si sentiva per km, erano soprattutto uomini, anzi direi erano solo uomini, ragazzi, bambini, ma maschi.

Intanto diventava giorno e io tra un colpo di clacson e l’altro mi svegliavo mentre i miei occhi erano sempre più disposti a non guardare il pericolo purché in cambio avessero il meritato riposo. Ma per fare 100 km in India ci vogliono mediamente 3 ore, forse meno, ma non tanto meno. Ho cercato di familiarizzare con il luogo, con la natura che mi sembrava anche al buio così rigogliosa, così tu tarzan e io jane, ma poi gli occhi si chiudevano. Così quando a giorno inoltrato siamo arrivate, credo di aver guardato la mia stanza con una parte dell’occhio, mentre con l’altra ero già sotto la doccia e poi a letto dove l’altro occhio dormiva. (…)

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All’aeroporto di Abu Dhabi siamo stati smistati in direzione dell’India con mezzi diversi. Gli uomini sono stati accompagnati all’aereo diretto a Kozikhode pressati in un solo autobus, mentre fuori c’erano 45 gradi e probabilmente l’aria condizionata non era sufficiente a ristorare l’ambiente. Mentre le donne e le famiglie venivano accompagnate all’aereo in un altro autobus, molto bello e comodo, con al fondo un simil parquet, in tutto eravamo, forse, 8. Con un grande mezzo pulito e profumato a disposizione. Ho pensato in quel momento che essere una donna in un paese arabo non deve essere poi orribile come dicono e che avrei voluto arrivare in India su quel mezzo. Si viaggiava comode e al fresco, come in Business Class. Ma arrivate sull’aereo è cambiato tutto, gli uomini erano tanti e puzzavano già, due di loro hanno litigato perché avevano lo stesso numero di sedia sulla carta d’imbarco. Anzi uno di loro ha litigato, perché era ubriaco. Ho visto le hostess davvero mortificate e preoccupate. Le divise delle hostess di Ethiad sono deliziose, marroni e viola, con giacche strizzate in vita e guanti che si allargano prima dei gomiti. E poi sono giovani e belle le hostess dell’Ethiad, rappresentano il loro paese, esattamente come l’Alitalia rappresenta il nostro, le hostess non sono giovani e sono pure antipatiche e brutte. E sì, questo potrebbe sembrare un argomento sessista, se non fosse che anche gli steward sono brutti e vecchi.
Il volo durava circa 5 ore e secondo il mio bioritmo era già notte, ma ho dovuto sopportare le zaffate di curry dei pasti serviti prima e di gas corporei al curry, dopo. E quel freddo spesso, gelato che usciva dai bocchettoni come quando si apre un freezer in estate. La copertina in dotazione non bastava, non basta mai e non capisco ancora perché sugli aerei faccia così freddo. Vedevo sul monitor davanti a me il puntino che segnalava il volo sul mare arabo e pensavo ai titoli dei giornali in caso di disastro; tre turiste italiane coinvolte. Poi il titolo della Gazzetta del Mezzogiorno sarebbe stato: tre turiste baresi. E avrebbero sbagliato come al solito, perché io non sono barese. Con solo tre turiste occidentali scomparse in un disastro aereo tra gli Emirati arabi e l’India, non avremmo avuto molto spazio nei tg. Quindi era meglio che quel puntino che identificava la nostra posizione durante il volo procedesse fino a destinazione. Se devo morire in aereo, almeno che sia un disastro con i fiocchi e che se ne parli per qualche giorno.
Il bagno su quell’aereo è stato il primo contatto con l’India, ho dovuto fare lo slalom per scansare la pipì sul pavimento, non riuscendoci tra l’altro. Però gli uomini che erano in fila con me, mi hanno fatta passare davanti, l’ho trovato imbarazzante. E comunque ormai il bagno puzzava. Non ho chiuso occhio su quel volo, ho visto Notthing Hill senza sottotitoli, perché i dialoghi li conosco a memoria. Il giorno nuovo l’ho visto in Kerala, all’uscita del piccolo aeroporto ho guardato le facce delle persone in attesa, tanti bambini, l’India è piena di bambini, per un adulto ci sono almeno dieci bambini, a me il rapporto è sembrato così, bambini con gli occhi grandi e pieni di curiosità per noi. (…)

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L’Oroscopo di Gallinaccia in Fuga, l’unico oroscopo garantito (e il più imitato), settimana dal 26 settembre al 3 ottobre.

L’Oroscopo di Gallinaccia in Fuga, l’unico oroscopo garantito (e il più imitato), settimana dal 26 settembre al 3 ottobre.

Ariete
Preparatevi a un altro inverno del vostro scontento, la temperatura è ancora mite ma i motori si stanno riscaldando, insieme alle caldaie e alle mazzate che prenderete, ah se le prenderete, anche perché le meritate proprio.
Toro
Non indugiate ulteriormente nel prendere quella decisione, proprio quella decisione sta per prendere voi e vi travolgerà e sarà l’ennesima decisione sbagliata, ma non potete farci nulla, è scritto nelle stelle.
Gemelli
Bentornati alle vostre consuete occupazioni gemelli, non siete mancati a nessuno, questo già lo sapete e pure le vostre occupazioni senza di voi sarebbero molto meno occupate e pure a tratti meno preoccupanti. Del resto a preoccuparci già ci siete voi.
Cancro
Vi troviamo esattamente come vi abbiamo lasciato, lamentosi ed esauriti, l’unica differenza è che intorno a voi sono molti più esauriti di prima e non osano neppure lamentarsi, non c’è bisogno che vi spieghiamo il perché.
Leone
Finché l’abbronzatura ha retto avete conservato il vostro consueto finto buonumore sempre sul filo del pianto e del lamento, ora che non c’è più traccia né di abbronzatura, né di buonumore, potete dare la stura ai pianti e ai lamenti. E’ la vostra massima espressione.
Vergine
Anche il vostro compleanno quest’ anno vi ha colti insoddisfatti e pure un po’ tristi, nulla di nuovo, nessuno è in grado di soddisfare i vostri standard, l’unica vera novità è che finalmente, nessuno più ci prova neppure.
Bilancia
Non badate a chi vi dice che siete più belli di come vi ricordavano, più simpatici di come vi hanno lasciato, più gentili di come siete mai stati, è solo che per riprendere la quotidianità con la vostra frequentazione fanno ricorso all’alcool.
Scorpione
Mentre vi state concentrando per cercare l’equilibrio perso, mentre tutte le vostre energie sono impegnate nella soluzione e nel bilanciamento, tutta la precarietà dell’universo scorre intorno a voi. Non controllate nulla, per fortuna.
Sagittario
Se state cercando la maniera giusta per affrontare la nuova stagione, evitate le vecchie conoscenze, le vecchie abitudini e anche le vecchie nevrosi, se non ce la fate (e non ce la farete), incominciate col prendere una nuova buona abitudine: rinunciate a lagnarvi.
Capricorno
Solo a guardarvi si rischia di rovinarsi la settimana, datevi una mossa, smettete di aspettare l’ispirazione, non c’è l’ispirazione, è un’invenzione e poi che ispirazione mai aspettate? Nessuno da voi si aspetta nulla, cominciate da una doccia.
Aquario
L’oroscopo di questa settimana è dedicato a quella simpatica personcina che si è presa il fastidio di commentare il mio oroscopo solo per dire che Aquario si scrive con la c.
Allora tesoruccio, l’acquario dei pesci si scrive sempre con la c, il segno zodiacale si può scrivere anche senza la c. Tu, per dire, avrai di sicuro una settimana senza c. Solo tu, gli avranno una settimana da urlo.
Pesci
Anche se non lo sa nessuno, state cercando di mettere in pratica la lista infinita di buoni propositi che accompagna la ripresa. Continuate a sforzarvi, nessuno si aspetta nulla di buono da voi, potrebbe essere la settimana delle sorprese. Non ditemi che ci avete creduto.

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