Giorno 19, come il Covid
Sul balcone di fronte al mio, ma ben distanziato al punto che non riesco a vederne i contorni del viso, c’è un uomo che stende un bucato di bianco, credo viva solo e che sia un maniaco del pulito. Lo era anche prima, lo guardavo incantata mentre puliva i vetri o con la scopa in mano, in genere la mattina presto e anche quando fa freddo, lui all’aperto sul suo grande balcone e io che lo guardo dai vetri. Un bucato di bianco è da professionisti. Non lo faccio quasi mai perché la mia biancheria è quasi tutta colorata, la compro così proprio per evitare l’effetto grigio dei lavaggi misti. Sogno un bucato di bianco che non faccio, e i miei asciugamani sono colorati e pure le mie lenzuola. Ma vorrei la vita di chi fa un bucato di bianco, mi fa pensare a gente che sa come prendersi cura di una casa, di sé e della vita in generale.
Però resta il mistero dell’uomo del balcone di fronte, perché anche se i suoi asciugamani e le sue lenzuola, la sua biancheria, sono tutte bianche che se ne fa di tanti bucati di bianco? Su quel balcone io non ho mai visto nessuno a parte lui. Oggi ha gli occhiali da sole, credo sia un lavoratore essenziale, qualsiasi cosa significhi, perché lo vedo per lo più la domenica. Oppure la mattina prestissimo. Oggi deve avere tempo, sta stendendo con una cura che neanche la nanny della casa reale. Non è l’aria del bucato da lockdown, è solo che oggi ha tempo. A volte si mette anche il grembiule durante i lavori domestici. Ha un fisico magro ma si vede che nel tempo libero si dedica ai lavori di casa, non si allena, si capisce. Ed è solissimo, il suo è l’unico balcone in cui non ci sono piante, forse ha paura di sporcarlo. Stende con una precisione asfissiante, deve avere due lavatrici, perché è appena arrivato con un carico di biancheria colorata, non proprio colorata, scura. Ha steso al centro il bucato di bianco e all’esterno il bucato di scuro. Ora è tutto steso al sole, mentre lui non c’è più. E io me lo immagino a cronometrare il tempo in cui potrà ritirare il suo bucato. Perché il suo weekend è costruito intorno al suo bucato. Così me lo immagino l’uomo del balcone di fronte.
Commenti recenti