Se l’Irlanda ha saputo aspettarmi

Non sono mai stata in Irlanda, l’ho sfiorata, una volta l’ho proprio sfiorata, ho comprato la guida e me la sono letta, ho incominciato a pensarci e a conoscerla prima di arrivarci, ma poi me la sono dimenticata. Era un periodo in cui leggevo tanti autori irlandesi, no;  è stato prima degli autori irlandesi, in realtà in Irlanda ci dovevo andare con uno che poi invece si è dato. Mi aveva pure fatto leggere un libro che si chiamava “Un taxi color Malva” per dimostrarmi quanto amava l’Irlanda. Libro di cui non ricordo assolutamente nulla e che non mi piacque neppure granché, poi quando era più o meno il momento di andare in Irlanda se ne andò e allora in Irlanda non ci sono più voluta andare e non ci ho neppure più voluto pensare e mi dava pure un po’ fastidio il fatto che ci fosse l’Irlanda e io non ci ero andata quando ci volevo andare. Senza neppure volerlo  sono in partenza per l’Irlanda, per Dublino e Galway e pure per Belfast e l’aurora boreale e voglio pure vedere le foche. Sono inciampata nell’Irlanda, parto per l’Irlanda ma avrei preferito Creta, adesso bisogna che si faccia trovare bella l’Irlanda, mi immagino che farà pure freddo, mannaggia. Bisogna che si faccia trovare attraente, l’Irlanda. Bisogna che si ricordi di me e di quanta strada ho fatto da quella volta che dovevo andare e poi non ci sono più andata, bisogna che abbia un po’ di riconoscenza per me, l’Irlanda, e mi faccia dei complimenti e mi dica che sono stata brava e che ora sono molto meglio di quella che la doveva visitare allora,  che si accorga che ora non leggerei un libro solo per compiacere uno che dice di amare l’Irlanda. Sono abbastanza grande per l’Irlanda, bisogna solo capire se anche  l’Irlanda è abbastanza grande per me e se è stata capace di aspettarmi. Ma poi vi dirò e lo saprete.

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