da Gallinacciainfuga | Ott 28, 2025 | cancro al seno metastatico, Cose di Galline, Cotidie, yoga
Dopo la lezione di yoga, sono andata al supermercato vicino casa, l’intento era prendere la lattuga e le pere. Ma siccome poi ho visto il cipollotto fresco, ho pensato ne prendo un po’ e faccio i cipollotti gratinati. Ho preso anche qualcos’altro e poi mi sono avviata alla cassa. Le cassiere del supermercato sotto casa, come quelle di tutti i supermercati credo, non sono tutte simpatiche ma io per fortuna ho scelto di fare la fila da una di quelle più gentili. Mentre ero in coda ho ascoltato un messaggio che mi ha un po’ innervosita e mentre lo ascoltavo pensavo che in genere mi innervosiscono le persone in coda alla cassa che trafficano con il telefono e che io finisco sempre col fare cose che mi innervosiscono se le fanno gli altri, pensiero che è servito a farmi innervosire ulteriormente. Comunque è arrivato il mio turno, ho messo i miei oggetti sul nastro, ho tirato fuori dei soldi che avevo messo in fretta in tasca prima di uscire e mentre mi accingevo a pagare, la cassiera mi ha chiesto quanti pezzi di cipollotto avessi preso. Come quanti pezzi? Sì il prezzo è al pezzo. Ah scusa, le ho detto, ho visto che c’era il codice e ho pensato fosse al kg. Mi ha guardato come si guarda una mentecatta, ancora non aveva deciso se ci stavo provando e ero particolarmente svampita, quando poi tirando i soldi dalla tasca le ho detto guarda ho solo questi, sono uscita senza borsa per andare a Yoga, mi ha guardato decidendo che oltre a provarci ero pure scema e le stavo facendo perdere tempo e pazienza. Comunque mortificata e facendole togliere uno dei famosi pezzi di cipollotto visto che i soldi non mi bastavano, ho pagato e sono sparita velocemente. Avviandomi verso l’uscita, ho visto una delle commesse venire verso di me, mentre la cassiera di prima, insieme agli altri cassieri, mi guardava. La commessa mi ha detto: guardi signora non può portare fuori il carrellino. A quel punto, sopraffatta dagli sguardi perplessi, ho farfugliato qualcosa sapendo che non avrebbe creduto al fatto che io non intendevo portare via il carrellino e che semplicemente non me ne ero resa conto, sono uscita velocemente. Pensando che in quel supermercato non potrò tornarci mai più e che è un vero peccato perché è proprio sotto casa e quindi molto comodo. Comunque da domani Numeri Primi o Famila, non posso tornare alla Coop.
da Gallinacciainfuga | Dic 5, 2024 | cancro al seno metastatico, Yoga, yoga
la mia amica Giovanna ha cominciato da poco a praticare yoga, così quando mi ha chiesto cosa intendevo dire a proposito dello sguardo che indica la direzione, mi è venuto in mente Dristhi. Le cose sono andate più o meno così: chiedi alla tua insegnante cosa è Dristhi. No, non chiedo, è troppo impegnata con altre cose, la perdono solo perché mi sento meglio.
Praticare Yoga e sentirsi meglio, dopo poche lezioni, o non è vero oppure significa che hai imbroccato il corso giusto, comunque ho dovuto spiegare a lei un po’ maldestramente cosa è Drishti, ne ho pure scritto un paio di post fa. In ogni caso le ho detto che è lo sguardo che crea l’intenzione e la direzione, più o meno. Mi ha risposto: è un super potere.
E’ qualcosa a cui in effetti non avevo pensato, potrebbe pure essere un super potere nel senso yogico del super potere: abbiamo infinite risorse e attingere a loro è semplice. Quindi lo sguardo che punta ad un obiettivo e ti trascina fino all’obiettivo, anche in senso traslato, è un super potere, in un certo senso.
Come lo è l’attenzione, la concentrazione, tutti gli aspetti su cui la pratica si focalizza.
Ora, io non sono una sostenitrice del pensiero magico, considero lo yoga una chiave, un alleato, non dò alla pratica poteri taumaturgici sebbene mi sia e mi sia stato stata infinitamente di aiuto, però Giovanna ha ragione, Drishti, in senso traslato ma anche nel senso nello sguardo che mi porta verso la direzione, è un super potere.
Comunque io oggi sarò a Milano, quindi mi affido al super potere che mi si è appena svelato e ne riparliamo tra un paio di giorni
da Gallinacciainfuga | Dic 4, 2024 | cancro al seno metastatico, yoga
Continuo a pensare allo sguardo, agli sguardi e alla loro direzione. Drishti in sanscrito vuol dire sguardo, nello yoga ogni asana è accompagnata da Drishti, la direzione dello sguardo, la giusta direzione dello sguardo ci consente di eseguire correttamente la posizione. Nella posizione del guerriero, la prima, Virabhadrasana A, una delle posizioni di forza e radicamento, la direzione dello sguardo è “fino al cielo”.
E’ la direzione, sempre, che ci mantiene centrati, che ci aiuta a resistere. Non il modo il cui poggiamo le gambe, stendiamo le braccia, o meglio non solo; ciò che ci fa raggiungere l’obiettivo è lo sguardo. Restiamo stabili e forti guardando fino al cielo. Lo sguardo ci raccoglie e ci porta oltre quel che vede, la direzione e la concentrazione che richiede Drishti, ci porta oltre ma ci fa restare stabili.
Dalla terra, con i piedi ben piantati, il baricentro perfettamente allineato, con la sensazione che nulla ti possa far vacillare, che puoi farcela, la posizione del guerriero, non la raggiungi senza guardare fino al cielo.
Lo yoga insegna che bisogna mantenere lo sguardo morbido, è lo sguardo che vede oltre cose, non giudicante, che può cambiare direzione in base all’obiettivo (alla posizione), lo sguardo che trascina avanti. Lo sperimentiamoo tutti i giorni, andiamo dove e come guardiamo.
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