Sto cercando di recuperare un po’ allenamento che nei mesi scorsi ho diminuito causa ristrutturazione da incubo. A parte lo yoga, che se fatto come dovrei mi mantiene centrata e tonica, per cambiare e per rinforzarmi anche in vista di un viaggio che si prospetta impegnativo, bagagli e spostamenti veloci e in totale autonomia, ho pensato bene di aggiungere al mio programma due giorni a settimana di palestra, tapis roulant e attrezzi. Il tapis roulant mi aggrada, ho le cuffie, un po’ di pendenza così evito di sforzare le vertebre lombari, perché l’obiettivo è trovare un equilibrio tra l’allenamento e la stanchezza, tra la terapia e le altre attività della giornata, un equilibrio tra stanchezza che non deve essere troppa e il sonno perché se sono troppo stanca non dormo, insomma un equilibrio dell’equilibrio e tutto un equilibrio sopra la follia e mi sono scocciata anche a parlarne perché mi sono già dilungata molto su questioni laterali e non era di questo che volevo parlare.
La mia pratica di yoga è piuttosto intensa, basterebbe aggiungere alle 2 lezioni settimanali una pratica personale giornaliera e soprattutto la meditazione perché so quanto bene mi fa e come mi fa sentire e quanto mi serve per non perdere la testa. Ma niente, giorno dopo giorno rimando e così visto che evidentemente sono in una fase più attiva che meditativa, ho deciso che andrò in palestra. In realtà ho appena cominciato, ci sono stata sabato e sono arrivata all’apertura pensando che essendo sabato, sarebbe stata presa d’assalto. Invece no, tutto sommato. Quindi mi sono detta, torno domani. Invece non ci sono tornata, vado domani mi sono detta, è lunedì ci sarà poca gente, così sono uscita di casa con cuffia, cappotto e pronta ad aggredire il tapis roulant (va bene, sto esagerando), concentrata e odiosa, distaccata dal resto del mondo (la cuffia aiuta moltisssssimo), ho lasciato la borsa, il cappotto nello spogliatoio, messo la fascia di cotone sui capelli, indossato nuovamente la cuffia e mi sono trovata tipo al mercato generale.
Sono uscita di casa con i sensi di colpa, posso andare di lunedì mattina in palestra mentre la gente lavora. La gente non lavora il lunedì mattina, è in palestra. In piscina anche ma di certo non lavora. E non era nemmeno presto come sabato e c’era la fila per gli attrezzi e pure la piscina che di solito guardo mentre sono sul tapis roulant e che sabato almeno fino alle 10 era vuota, sembrava il mercato del sabato a Ostuni la settimana di ferragosto.


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