Lo sappiamo benissimo che l’anno inizia a settembre, nessuno ha ancora capito perché il calendario si ostini a far finta di nulla, perché noi lo sappiamo con assoluta certezza. A settembre cominciamo una lista di buoni propositi (dimagrirò, farò sport, studierò il cinese, viaggerò moltissimo, smetterò di spendere per cose che non mi servono, acido ialuronico o botulino? Meglio tutti e due), poi rapidamente arriva novembre, generalmente è un mese deprimente che si combatte come si può, mangiando, coprendosi, fingendo di non vedere la tessera della palestra che tanto abbiamo fatto a settembre quindi in fondo, un po’ l’abbiamo ammortizzata anche se  l’abbonamento è pagato fino a giugno, ma è novembre e siamo troppo tristi, quindi siccome non abbiamo certezze sul futuro del nostro lavoro, tanto vale non fare economia e non privarsi di nulla che non sia assolutamente inutile, perché  quando ci ricapita? E poi fa freddo, chi ha voglia di uscire, viaggiare? Naaaah, certe cose si fanno d’estate. Quindi arriva Natale, si rifà un bella lista di buoni propositi, vagamente new age, perché è Natale e siamo tutti più spirituali e anche più pieni di spirito, nel senso di alcool, che poi è l’unica cosa che ci fa sopportare il Natale. Quindi non ci resta che affrontare il messe peggiore dell’anno, febbraio; poca luce, poco sole, come si fa a uscirne vivi? Si passa il tempo a navigare su siti di vacanze esotiche, ovvio. A marzo ci sembra già di essere in estate, abbiamo assolutamente bisogno di creme con la protezione solare, poi il sole lo vedremo forse ad agosto e ce la passeremo molto male perché sapremo che dopo pochi giorni, si rientra e non siamo gente capace di vivere bene e spassarsela. Insomma, tranquilli, la depressione del rientro è la nostra vera natura.

 

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