Mentre George e Amal ci regalavano la copertura mediatica che  non ha avuto neppure il funerale di Diana che a occhio e croce era più allegro, io ero in fila in un ambulatorio medico che meglio non identificherò perché conta poco.

Immaginate il vostro medico, anche nel suo ambulatorio sono quasi tutti vecchietti, in media ci sono 20 vecchietti per una persona giovane, sotto i trenta diciamo, poi meno di una decina di persone che classificheremmo come di mezza età, facciamo finta che sia un campione di abitanti di un paese del sud. E io dico che lo è, la popolazione invecchia (benissimo, tra l’altro) e i più giovani oltre a essere meno perché i loro genitori non hanno avuto il numero di figli dei nonni, se ne vanno.

Ma a parte questo piccolo calcolo statistico personale quanto inutile, posso dire con certezza che in questo luogo mi diverto sempre come a un concerto di musica rock ascoltando i dialoghi.

Signore: “Ma io non capisco, ma che sindacato, sono i giovani che dovrebbero andare davanti al parlamento e non muoversi da lì. Ci andrei io, guarda.”

Signora: “Ci andrei pure io, ma subito ci andrei”

Signore: “Ma sono loro che devono capire che non hanno più nulla, né lavoro, né pensione, né ospedali. Ma che fanno? Nulla, non fanno nulla.”

Timidamente si inserisce l’unica under trenta presente

Under trenta: “Non è che non facciamo niente, non c’è niente da fare”.

Il Signore: “Ma come? Dovreste andare lì in tanti, tantissimi e non andarvene fino a quando non si trova una soluzione, non lo fate perché avete chi pensa per voi.”

Arriva il dottore, si cambia discorso, è il momento di dare addosso ai politici, io guardo le notizie, Amal viene fotografata con un cappello che la fa somigliare a un fungo con uno stelo lungo. Comunque un signore in fila da medico ha sempre più buonsenso della media. Ma davvero George si candiderà alla casa bianca?

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